Al Fano si è perso 45.000 ‘profughi’: lo dicono gli 007

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«Il frequente rifiuto dei profughi di sottoporsi alle procedure di identificazione – scrivono i nostri 007 , definendoli – incide significativamente sull’efficacia delle attività di controllo e riconoscimento». E come mai, li definite ‘profughi’, se nemmeno sono stati identificati? Altro che ‘licenza di uccidere’, non hanno nemmeno la licenza di dire la verità.

Comunque, dei 170mila clandestini sbarcati sulle coste italiane nel 2014, secondo i ‘servizi’, solo 115mila sono stati identificati in qualche modo. Che poi non significa sia una identificazione certa.

I servizi segnalano la «dispersione dei migranti sul territorio» e il «il rischio di una loro cooptazione nei circuiti delinquenziali». Il rischio…

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Il dossier dei servizi segnala una «specializzazione» nella falsificazione di documenti da parte di «strutturati network pakistani».

Poi il segreto di pulcinella: un legame in Libia tra miliziani islamici e trafficanti di uomini verso l’Italia.

Questi ci dovrebbero difendere. La realtà è che ogni ambito, anche quelli di Polizia, è stato ‘politicizzato’, e quindi devastato nelle sue capacità oggettive. Si preferisce, ovunque, un buon leccaculo politicamente corretto, a scapito della oggettiva capacità nel settore.