L’incontro tra le insegnanti del (terrorista) clandestino e la Kyenge – FOTO

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Al marocchino clandestino e in odore di terrorismo, pagavamo anche i corsi di italiano. Risultava, infatti, iscritto a un corso di italiano per immigrati.

Interessante che un clandestino frequentasse un corso d’italiano per cui è necessario avere un permesso di soggiorno o un attestato equivalente.

Flavia Caimi, una delle ‘insegnanti’ – in realtà una fanatica dell’immigrazione – dei corsi di alfabetizzazione della scuola Cuciniello di Trezzano sul Naviglio ammette l’iscrizione del clandestino senza i documenti necessari, ma dice sprezzante: “I controlli non spettano a noi, non siamo questurini. Siamo insegnanti”.

E invece no. Dipende da tutti noi fare rispettare le regole. E’ tempo che i favoreggiatori dei clandestini: quelli che li assumono, quelli che li fanno iscrivere a corsi pagati dai contribuenti e quelli che li curano a spese sempre dei contribuenti inizino a pagare per le loro azioni.

Se un clandestino si iscrive alla tua scuola, e non presenta i documenti necessari richiesti dal bando del Ministero, e poi uccide, devi essere ingabbiato. Perché sei un complice.

In realtà, quella scuola è un CPIA, quindi un istituto pubblico, con insegnanti pagati dai cittadini. Questi istituti si sono lentamente specializzati quasi soltanto nel fare lezioni quasi private agli immigrati a spese nostre, clandestini inclusi, come abbiamo visto. Questo è inaccettabile.

Anche perché questi ‘professori’, non si limitano a fare gli insegnanti: questo è il blog dell’istituto frequentato dal terrorista marocchino.

Si parla solo di immigrazione, con un tono degno di una sezione di SEL. Si scrivono lettere alla Kyenge. E, si incontra la Kyenge:

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kyengeterroriste

Ma guarda. Un clandestino, forse terrorista islamico, proprio in una scuola con insegnanti fan della Kyenge: non lo avremmo mai immaginato…

Come dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro un terrorista c’è sempre una rete molto ampia di connivenze più o meno consapevoli. Connivenze che, magari, credono di limitarsi a nascondere un clandestino in una scuola, salvo poi scoprire trattarsi di un terrorista.

C’è tutto un sottobosco di associazioni a scopo di lucro che sta distruggendo l’Italia. Vivono di immigrazione. Speculano sull’immigrazione.

LA FOTO LA TROVATE QUI: https://blogcpiatrezzano.wordpress.com/2015/01/24/forum-immigrazione/

Ah, inutile dire che, l’alibi, al marocchino, lo danno le ‘amiche’ della Kyenge:

È quanto sta accertando la Procura di Milano che ha delegato ai carabinieri gli accertamenti del caso, cioè l’acquisizione dei registri della scuola frequentata da Touil, le testimonianze dei docenti, le immagini che riprenderebbero il giovane a Milano. Elementi al vaglio degli inquirenti sui quali, allo stato, non c’è una valutazione finale ufficiale.

Oltre a immagini e registri, dai quali risulterebbe che Touil era presente alle lezioni il 16 e il 17 marzo e anche il 19 marzo, ci sarebbero anche la testimonianza di alcuni insegnanti della scuola di italiano frequentata dal marocchino.