Profughi si lamentano: “Questo hotel è fuori mano”

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I trenta sedicenti profughi alloggiati all’hotel Tina,a Cesuna di Roana, in montagna, si lamentano per l’accoglienza secondo loro inadeguata. Cominciamo subito col dire che non si tratta di veri profughi, nessuno di loro arriva dalla Siria o da altri paesi in guerra, arrivano da Senegal, Ghana, Nigeria e Gambia. Mancano le Maldive.
Lamentano di sentirsi ‘in gabbia’ lì, sull’altopiano vicentino. Passano le giornate a passeggiare verso la frazione, che si trova qualche centinaio di metri a valle della struttura ricettiva. Molti residenti sono preoccupati, notano quegli sguardi che si soffermano interessati sulle ragazzine del paese.

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Ma la grande maggioranza del tempo la passano in albergo. Lì mangiano, bevono e si divertono. Ogni giorno ricevono una paghetta da profugo, anche se profughi non sono. Ma ci vorranno mesi, prima che qualche autorità se ne accorga, intanto loro vivono alle nostre spalle, e la cooperativa ‘sociale’ Ecofficina di Este incassa bei soldi. Nostri soldi.