Banca d’Inghilterra choc: “Immigrati danneggiano economia e lavoratori locali”

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Fino ad ora, studi di economisti e il buon senso delle persone normali, ma è la prima volta, che un banchiere centrale lo dice in un intervento pubblico: gli immigrati danneggiano l’economia.
Parole di Mark Carney (foto), Mister Sterlina, capo della Banca d’Inghilterra. Lui, ha parlato per il Regno Unito, ma è ovvio che vale per tutte le economie che ospitano un flusso continuo di immigrati.

Governatore Mark Carney, nella foto di oggi, ha detto che gli alti tassi di immigrazione ha contribuito a spiegare il motivo per cui gli aumenti salariali sono stati sottomessi per diversi anni

L’afflusso di lavoratori stranieri – ha detto – sta minacciando l’economia tenendo troppo bassi i salari“. Dirompente, è una posizione che sarebbe piaciuta anche a Marx – del resto ottimo economista e pessimo politico – e che dovrebbero essere il grido di battaglia dei sindacati. Dovrebbero.

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In un intervento drammatico, Mark Carney ha denunciato che “un alto tasso di immigrazione spiega come mai i salari rimangono fermi“. E scendono in termini reali, visto che l’inflazione sale.

Ha detto che questo “è un rischio per la ripresa del Paese dalla peggiore recessione in un secolo“.

I commenti di Carney arrivano nel giorno della pubblicazione di dati che mostrano un flusso record di lavoratori stranieri in Gran Bretagna: si sono presi tutti i lavori generati da una ripresa fasulla. Gli autoctoni sono rimasti al palo. E quelli con un lavoro, hanno visto gli stipendi fermi, perché i ‘padroni’ possono scegliere chi assumere.

E’ il mondo di Renzi e di Eataly.