Il giornale specializzato Dissapore.com presenta un interessante articolo sulla pagliacciata Expo.
Pare che l’amico di Renzi, Farinetti, promuova come eccellenze italiane prodotti di multinazionali estere.
A meno che, ovviamente, lo Spuntì non sia finito lì per caso, o non sia tutto un complotto di qualche black-bloc:
Il nostro non è un attacco snob a chi mangia Spuntì – magari senza esagerare – ma non è un’eccellenza italiana, è un prodotto Kraft. Un po’ come definire Balotelli un giocatore italiano.
C’è una terza ipotesi. Piuttosto cattiva: non è che a Eataly spalmano lo spuntì spacciandolo per qualche costosa e prelibata ‘crema’ italica?
Inutile dire che Eataly sta all’identità italiana come Renzi sta a Pericle di Atene. Non solo per i prodotti, ma per lo sfruttamento (legale) del lavoro e l’assunzione di sedicenti profughi.