Ci sono molti commenti simili, ma pubblichiamo questo scambio, perché evidenzia in modo perfetto quanto profondo sia l’odio dei cosiddetti ‘buoni’, verso chi non condivide la loro sconfinata bontà:
Deve essere piuttosto triste, vivere augurandosi con tale cattiveria la morte di qualcuno, solo perché non la pensa come te.
Se qualcuno scrivesse queste ‘cose’ rispetto a quella signora un po’ scuretta ed esteticamente discutibile, avrebbe già la Polizia Postale a casa.
non mi importa se Salvini sia un grande uomo o una grande fregatura, il concetto e chiaro, se sei contro il sistema non puoi dire nulla se sei il sistema puoi dire ciò che vuoi, questo concetto non e ne democratico, ne buono, ne libero, e solo totalitarista e dittatoriale, ci gettano fumo negli occhi e noi ci convinciamo di essere liberi e di essere i buoni. non e importante che in questo caso sia salvini, e importante il concetto in se che si riversa quotidianamente su tutti noi ed e il terreno fertile per la dittatura, ma non quella di 70 anni fa che continuano a mettere davanti a tutto e tutti, ma una dittatura in cui siamo tutti schiavi, precari, insoddisfatti, senza radici, senza ne valori ne morale se non quelli imposti dai grandi poteri. fossi in voi comincerei a domandarmi perché tanto rancore verso il passato su cose che sono state fatte soprattutto per il bene del popolo, ed invece loro stanno facendo per il male del popolo in modo infido.