SAN PEDRO Cutud, Filippine – Grida di dal dolore, dai ‘devoti’ filippini inchiodati alle croci di legno per simulare la sofferenza di Gesù Cristo il Venerdì Santo nella più grande nazione cattolica (presunta) romana dell’Asia.
La Chiesa è contraria a questa pratica annuale che mischia al Cristianesimo credenze popolari.
I devoti, prima si flagellano – come gli sciiti islamici – e poi subiscono le crocifissioni (reali), nella convinzione che tali sacrifici estremi siano un modo per espiare i loro peccati, e ottenere cure miracolose per le malattie.
Simili rievocazioni si sono svolte in altri villaggi intorno, nella regione di Pampanga e in altre province, ma San Pedro Cutud attrae il maggior numero di ‘fedeli’.
Prima delle crocifissioni, centinaia di psudo-cristiani scalzi camminano per le strade, flagellandosi le spalle nude.
“Ho iniziato a fare questo quando mia madre si è ammalata, problemi renali. Ho giurato e pregato Dio in modo che potesse essere curata “, ha detto Marvin, elettricista di 25 anni, che è un ‘flagellante’ da nove anni.
Quando il Cristianesimo ‘esce’ dall’Europa diventa un ‘altro’. E’ così per i culti animisti africani che danno vita al vodoo; per i riti sanguinari degli indios mesoamericani; e anche per i filippini.
Non esiste Cristianesimo fuori dal mondo e dalla cultura europea: esistono altre religioni nominalmente ‘cristiane’. In realtà, sincretismi che poco hanno di cristiano.