Ragazza stuprata: “Mi hanno detto di non denunciarlo perché immigrato”

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Genova – Dopo lo stupro l’umiliazione, per la ragazza genovese vittima della violenza brutale di un immigrato: che l’ha aggredita, trascinata con la forza in un tunnel e violentata su un marciapiede.

Racconta, la giovane, di tre ‘ragazzi’ che invece di aiutarla, ‘tentano di convincerla a non denunciare quanto accaduto’. Perché lo stupratore è marocchino: “Lascialo stare – dice uno di loro – marocchino”.

Lo ha raccontato lei stessa alla polizia: “I tre ragazzi – si legge nel verbale di interrogatorio – mi dicevano che quel giovane  – il marocchino Ioussef Mousali –  girava per via Prè ed era di origini marocchine ma volevano dirmi il suo nome. Mi ripetevano di lasciare stare, perchè era marocchino”. Marocchini pure loro?

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La ragazza, dopo una serata con le amiche, aveva deciso di ritornare a casa da sola e a piedi: scelta tragica nell’Italia al tempo dell’immigrazione.

Infatti viene avvicinata dal marocchino: “Lui mi ha detto “ciao bella”, io gli ho risposto che me ne stavo andando a casa e che ero arrabbiata, per non dargli confidenza. Nonostante questo lui si è avvicinato e ha provato a baciarmi, poi mi ha infilato le mani nei pantaloni. Poi mi ha preso per un braccio e mi ha trascinato sotto il voltino della ferrovia“.

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Ho provato a urlare, ma lui mi ha tappato la bocca. Poi mi ha rubato il cellulare con cui avevo provato a chiamare la polizia. Ero terrorizzata, avevo molta paura. Lui continuava a dirmi che voleva sc… e voleva portarmi a casa sua. Fortunatamente ha deciso di allontanarsi senza obbligarmi a seguirlo”.