A Roma è stato arrestato un tunisino che minacciava attentati in Italia e Francia con telefonate ad ambasciate, consolati e uffici di polizia. Il tunisino di 60 anni è stato fermato dalla Digos con l’accusa di calunnia aggravata e procurato allarme. Le indagini, dicono le agenzie, hanno infatti confermato che si trattava di allarmi falsi. L’uomo, localizzato dalla Digos e dall’Antiterrorismo nel quartiere romano di Centocelle, usava una scheda telefonica intestata a un cittadino cinese.
E fino a qui sembrerebbe la storia di un mitomane. Poi la storia assume però strani contorni.
Dice sempre il comunicato della Polizia, che le indicazioni date dal presunto mitomane erano ‘circostanziate riguardo i presunti responsabili‘ e che ora, quei ‘presunti responsabili’, sono nel mirino degli inquirenti.
Ma come, prima dite che trattasi di un ‘pazzo’, poi indagate sulle sue ‘circostanziate indicazioni’? Mitomane o non mitomane?