L’amministrazione comunale di Asti ha avuto un’idea, e l’ha resa pubblica per bocca del suo assessore ai servizi sociali Vercelli: “Dare ai nomadi l’aiuto necessario a costruirsi una nuova casetta, con propri servizi igienici, in un campo più moderno e in cui sono garantite politiche di assistenza scolastica e di integrazione”. Soldi per farsi la casetta.
Dell’iniziativa ne hanno discusso il sindaco Brignolo, l’assessore ai servizi sociali Vercelli, il vice prefetto reggente Ponta, i funzionari comunali e l’assessore regionale Cerutti.
Il Comune, da qualche tempo, ha effettuato interventi strutturali, a spese dei contribuenti, per migliorare le condizioni igieniche e di vita degli zingari. Così che possano delinquere con più facilità, denunciano i residenti.
Ma non basta, vogliono fare come Fassino a Torino, dove sono stati messi in atto progetti di ‘social housing’ (case popolari) per dare ai nomadi una casa. A spese dei contribuenti.
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