Questa donna è affetta da ‘porno-dipendenza’

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Oghosa Ovienrioba

At her worst point, Oghosa (in a still from one of her YouTube videos) would watch films for hours every day 

Soghosa Ovienrioba, 22 anni, è la tipica londinese di seconda generazione. Come Jihadi John.

Ma lei, invece di tagliare teste, ha un altro passatempo: è malata di pornografia on-line. O era, perché asserisce di essere ‘guarita’.

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Guarita, dice lei, da una dipendenza iniziata quando aveva appena 14 anni: ‘Quando l’ho guardato (il porno) la prima volta, la mia reazione è stata di shock. Ma a poco a poco nel corso del tempo, lo shock è diventato eccitazione, e utilizzavo qualsiasi porno sul quale potevo mettere le mani’. Per ore e ore ogni giorno.

Non è un bel momento per la propaganda multietnica. Dopo Jihadi John, Afro Porno.

Se vogliamo affrontare il tema che pone l’articolo un poco oltre la ‘curiosità’ tipica dei tabloid britannici e dei giornaletti online italiani, dobbiamo dire che non esiste una sessualità ‘umana’, la sessualità europea (bianca se volete) è diversa da quella africana. Tutte e due sono differenti da quella dell’estremo oriente.

E’ ovvio che il contatto della loro natura sessualmente ‘esagerata’ con l’Occidente tende a deviarne i comportamenti. La promiscuità è tipica in Africa – ed è il vero motivo per la diffusione dell’Aids – uomini e donne vivono rapporti totalmente aperti, la monogamia è un’evoluzione tipicamente euroasiatica.

I valori sono espressioni che nascono dalla natura, dai comportamenti ‘medi’ di una data popolazione. E’ evidente che, i nostri valori, non si adattano alla loro natura. Che genera altri valori. Dal nostro punto di vista dis-valori.