L’esposizione allo smog del traffico causerebbe problemi di apprendimento ai bambini a scuola, secondo un nuovo allarmante studio. Lo studio collega l’inquinamento da traffico ad uno sviluppo cognitivo inferiore.

Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS Medicine, si basa su risultati di un anno di indagini in 39 scuole spagnole. I ricercatori hanno monitorato 2.715 bambini dai sette ai 10 anni, valutando memoria e attenzione.

Il team, del Centro per la Ricerca in Epidemiologia Ambientale di Barcellona, ​​ha scoperto che gli alunni delle scuole dove l’aria è pulita tendono ad avere più progressi nel corso dei 12 mesi rispetto a quelli di scuola in zone con alti livelli di biossido di azoto e particelle ultrasottili.

Anche dopo aver aggiustato i risultati per fattori esterni, gli scienziati hanno trovato una forte correlazione.

Ad esempio, gli alunni delle scuole in zone con l’aria pulita hanno mostrato un miglioramento medio nella memoria di lavoro dell’11,5 per cento nel corso dell’anno contro il 7,4 per cento degli altri.

Il team, guidato dal dottor Jordi Sunyer, ha scritto: “I bambini trascorrono gran parte della loro giornata a scuola, compreso il periodo in cui ci sono picchi di inquinamento da traffico. Molte scuole si trovano in prossimità di strade trafficate, questo aumenta il livello di inquinamento atmosferico da traffico nelle scuole e danneggia la salute respiratoria dei bambini”.

La soluzione sarebbe, intanto, non tenere i bambini a scuola per tutto il giorno, visto che le scuole sono in zone ad alto traffico, e poi, cercare di spostarle in zone a traffico limitato.

Ma l’ideale è diminuire l’inquinamento da smog generale con politiche adeguate. Certamente, non come la politica renziana per l’Ilva di Taranto.