Carinzia sull’orlo del default finanziario

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La regione alpina della Carinzia si avvicina ad un probabile default sul debito, dopo che il governo centrale austriaco ha rifiutato di garantire i debiti frutto di un’espansione bancaria disastrosa in Europa orientale e nei Balcani.

Sarebbe il primo default ‘regionale’ in Europa dalla crisi di Lehman Brothers. Jörg Schelling, il Ministro delle finanze austriaco, ha detto che Vienna non coprirà i 10,2 miliardi di euro in garanzie obbligazionari emesse dalle autorità della Carinzia per salvare la banca Hypo Alpe Adria. La decisione rischia di creare un effetto domino sul mercato finanziario.

Fonti a Vienna hanno suggerito che anche i detentori di obbligazioni senior dovranno affrontare una svalutazione del 50% dei propri crediti.

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I maggiori obbligazionisti sono DWS Investment di Deutsche Bank, Pimco, Kepler-Fonds e BlackRock. Anche la Banca Mondiale possiede 150 milioni di euro del debito Hypo.

I regolatori bancari austriaci hanno sorpreso i mercati, intervenendo durante il fine settimana per rilassarsi Heta e sospendere i pagamenti del debito fino al 2016 dopo aver scoperto un ulteriore deficit di capitale di € 7,6 miliardi. L’impennata del franco svizzero a gennaio, dopo la decisione della Banca centrale svizzera di togliere ogni freno all’apprezzamento nei confronti dell’euro, è essere stata l’ultima goccia, che ha scatenatoo una nuova ondata di perdite dai mutui accesi dalle banche austriache nell’Europa orientale e denominati in franchi svizzeri.

Questo ci ricorda come il sistema finanziario sia profondamente e pericolosamente interconnesso, e come decisioni locali possano avere pesanti influenze globali.

La Carinzia, come capitato per Irlanda e Islanda si faceva come garante per i debiti delle proprie banche che non poteva in realtà coprire. Altre regioni europee a rischio insolvenza sono la belga Vallonia e la Sicilia.




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