Arriva dall’Africa l’Aids ‘super-veloce’: si è diffusa a Cuba

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Experts say the new strain, identified in Cuba, causes patients to progress to AIDS within three years - so rapidly they may not even realise they have been infected. (Image shows a mature HIV virus infection spreading inside the body)

Uno studio ha identificato un nuovo ceppo aggressivo del virus HIV, chiamato CRF19, in grado di trasformarsi da infezione alla malattia in piena regola in soli tre anni.

Molto più veloce rispetto al tempo medio dell’Aids attuale, che è di circa 10 anni. Spesso le persone nemmeno si rendono conto di essere infette: uno dei tratti peggiori per qualsiasi virus.

Gli scienziati sono stati spinti a indagare dopo aver constatato un numero crescente di segnalazioni di persone che a Cuba soffre una rapida progressione verso l’AIDS, entro tre anni dal sopraggiungere dell’infezione.

I test per l’HIV spesso non rilevano il virus nelle prime settimane di infezione, a volte mesi.

Una volta che una persona sviluppa i sintomi simil-influenzali che caratterizzano l’infezione acuta, il virus passa ad un periodo di latenza. Durante questo periodo il virus si replica e vive all’interno del corpo, ma non causa alcun sintomo.

Tale periodo può durare da cinque a 10 anni prima che l’AIDS si sviluppi.

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Ma i ricercatori presso l’Università di Leuven in Belgio, hanno osservato che il ceppo CRF19 induce i pazienti a compiere la transizione verso l’AIDS molto più velocemente.

Prima che il virus HIV possa entrare nelle cellule umane, deve ‘attaccarvisi’. Lo fa tramite le proteine ​​sulla membrana cellulare – il rivestimento che separa ogni cellula dall’ambiente esterno.
In una infezione normale, il virus si attacca ad un punto di ancoraggio noto come CCR5.

Ma in molti pazienti, dopo molti anni di latenza, il virus passa ad un altro punto di ancoraggio, denominato CXCR4. È questo ‘interruttore’ che tende a provocare una progressione più veloce dell’AIDS.

I ricercatori hanno notato che questo nuovo ceppo del virus si rivolge immediatamente al secondo punto di ancoraggio, CXCR4, subito dopo l’infezione, senza ‘perdere tempo’ con CCR5. E’ l’evoluzione.

Come risultato il numero di anni sani di un paziente sono drasticamente ridotti, e una persona inizierà a subire gli effetti dell’AIDS molto più velocemente

Il ceppo, come tutti questi virus, è nato in Africa, ma ha trovato il punto di massima espansione nella popolazione africana di Cuba, dove i finora sono stati registrati 144 infetti.  Probabilmente, è stato scoperto a Cuba e non in Africa perché il sistema sanitario cubano è migliore di quello africano.

Visti i turisti del sesso che vanno a caccia di fauna locale, non è un bel segnale.




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