Voto di scambio: il giudice Mattarella salva il Parlamento abusivo, che poi lo vota al Quirinale

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Chiamatelo ‘conflitto di interessi’. Un Parlamento abusivo, perché eletto con una legge elettorale incostituzionale, ha eletto il suo presidente della repubblica. L’ennesima, pessima incarnazione del Sistema.

Ma non trovate piuttosto bizzarro e in qualche modo ‘democraticamente volgare’, che il giudice costituzionale Mattarella, che ha votato per non far decadere l’attuale Parlamento, sia poi votato dagli stessi parlamentari ai quali ha salvato la poltrona, come ‘presidente della repubblica’?

Non è, questo, voto di scambio tra ladri di democrazia? Senza Mattarella non ci sarebbe stato Renzi. Che ha pagato il conto.

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Pensate se un giudice fosse decisivo nel mantenere A. in un comitato, e poi quel comitato nominasse il giudice a capo del comitato. O decidesse che il giudice è, casualmente, il più adatto a fare un lavoro milionario per il comitato: cosa sarebbe?

Siamo dinnanzi ad una catastrofe di democrazia. Un manipolo di ladri è al potere. Questo manipolo di ladri di democrazia – tra i quali l’ex giudice costituzionale Mattarella – non rappresenta altri che loro stessi e i clientes che li votano. Il popolo è un’altra cosa, e non ha mai avuta voce in capitolo.

Ce ne sarebbe per una denuncia penale: ma a chi denunci l’ex giudice costituzionale ora PDR? Il sistema è un cancro. Non si può riformare. I suoi membri, un manipolo di criminali, non possono essere denunciati a se stessi: la ghigliottina è l’unica soluzione.




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