Per la Cassazione, la libertà di espressione è ‘vigilata’

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Le Sezioni unite hanno fatto l’ennesima porcata contro la libertà d’espressione. Secondo i ‘giudici in jeans’, infatti, le norme poste dalla Costituzione a tutela della libertà di stampa si applicano alle versioni digitali dei giornali, ma non per i siti internet di normali cittadini che non sono l’emanazione di una testata giornalistica registrata e per i blog. Per la Corte, se non sei parte della casta dei pennivendoli, il sequestro di pagine e contenuti è legittimo.

In una nazione libera e democratica, la libertà di espressione non garanzia di un ristretto club, è per tutti.

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Quindi: non è possibile il sequestro preventivo di una pagina internet di un giornale, ma lo è nel caso di un blog o di un sito qualsiasi che non si voglia registrare come giornale.

Il processo era nato dalla famosa querela contro Sallusti.

Ovviamente, noi della sentenza ce ne fottiamo allegramente. La libertà di espressione non si contratta.




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