L’agenda gay avanza in Polonia

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VARSAVIA – Robert Biedron è diventato il primo sindaco dichiaratamente gay del paese. La sua elezione è un indicatore di quanto velocemente questo paese profondamente conservatore e cattolico sia moralmente decaduto nel decennio dopo la sua adesione all’Unione europea. A quel tempo, nel 2004, i gay pride erano ancora banditi e l’omosessualità era un tabù. Da allora, una crescente accettazione del dell’omosessualismo è arrivata mano nella mano con la crescita dell’economia.

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Il liberismo è più deleterio e dannoso per i valori e la morale del comunismo, lo aveva compreso, ma non fino in fondo, San Wojtila. La Polonia era emersa dal totalitarismo comunista, non solo intatta, ma rafforzata nei suoi valori cristiani. Quello che il comunismo non ha fatto in mezzo secolo, ha fatto il consumismo in due decenni. Non consuma solo prodotti: anche anime.

“Vedo quanto velocemente la società polacca ha imparato la lezione della tolleranza”, ha detto Biedron a The Associated Press in un’intervista dopo che è stato eletto sindaco di Slupsk, una città vicino al Mar Baltico nel nord della Polonia. “Quindi io sono molto ottimista e felice per la società polacca, e orgoglioso”. Il nuovo totalitarismo usa la libertà per dominare i popoli. Attua una nuova strategia: li consuma dentro, per renderli schiavi; non li rende schiavi prima di averli consumati.




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