L’amico dei palazzinari vuole lo Ius Soli: chissà perché…

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Giovanni Malagò, premiato con la dirigenza del Coni dopo avere presieduto l’organizzazione dei Mondiali di Nuoto del 2009 – quelli della ‘cricca’ che si è spartita i nostri soldi a suon di tangenti – ha detto oggi che la legge sulla Cittadinanza italiana, quella cambiata nel 1991, è ‘anacronistica’, perché ci sono ‘tanti nuovi italiani negli sport’. Tipo il ghanese. Il che spiega, oltre i soldi che Puma versa a Conte, la sua improvvida convocazione in Nazionale.

Non è strano che un affezionato amico dei palazzinari cerchi di favorire l’import di immigrati. E non è strano per chi da presidente del Circolo Canottieri Aniene, uno dei più prestigiosi della Capitale, ha preferito comprare atleti di altre zone come Federica Pellegrini, Josefa Idem e Alessandra Sensini, invece di fare sport dilettantistico vero, come si converrebbe a chi drena soldi pubblici.

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Del resto, lui si occupa di auto di lusso attraverso Samocar, ha bisogno di autisti.

Ma in una cosa conveniamo con questo personaggio, la legge del ’91 è anacronistica: davanti all’invasione, mantenere la possibilità che gente come Barwah detto Balotelli diventi italiana, è un lusso che non ci possiamo permettere.

Qualcuno che pensa male, quindi non noi, potrebbe pensare che, dopo l’esperienza della ‘cricca’, sia stano nominato al Coni nella speranza delle Olimpiadi a Roma: per fare il bis.




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