La Turchia ha cominciato a chiudere i suoi valichi di frontiera con la Siria ai rifugiati curdi che si stavano riversando nel paese in fuga dall’avanzata del gruppo armato ISIS. E il motivo è ovvio: ci sono già troppi curdi in Turchia, l’equilibrio etnico rischia di precipitare in una guerra.
Le guerre generano effetti a cascata. Il più destabilizzante è lo spostamento di popolazioni. Questo flusso non fa che rendere i paesi di arrivo i prossimi scenari di guerra.
L’esempio più ovvio è il Libano, società multireligiosa che già si teneva su un equilibrio che definire precario è un eufemismo, e che l’ondata di profughi palestinesi generata dalle guerre arabo-israeliane fece precipitare nel baratro di una sanguinosa guerra civile.
L’ondata curda in Turchia, non farà che deflagrare la già strisciante guerra etnica tra turchi e curdi. Sempre rompendo un precario equilibrio etnico.
Ovviamente la posizione turca è, dal loro punto di vista, intelligente, al di là su chi abbia ragione tra curdi e turchi.
E poi ci siamo noi. Che stiamo importando di tutto e di più. I nostri governanti stanno ponendo le basi per un futuro di bombe e sangue.
Un pensiero su “Turchia sbarra frontiere ai ‘profughi curdi’: per evitare guerra civile”
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