E’ la tesi delle coop che gestiscono i centri per immigrati
Nella zona intorno a Corcolle ci sono 15 centri dove vivono a spese dei contribuenti i cosiddetti ‘profughi’ – come Kabobo – e come Kabobo hanno agito negli ultimi giorni prendendo d’assalto due bus, rigorosamente guidati da due donne.
La leggima protesta scaturita da queste aggressioni, viene definita ‘razzista’ dai giornalettisti prezzolati dei media di distrazione di massa.
Ma gli operatori (a pagamento) dei centri che ospitano gli immigrati trovato il colpevole delle aggressioni: «I centri sono troppo isolati geograficamente e socialmente, messi in periferia e senza servizi di alcun tipo, è normale che esplodano conflitti». Quindi, è tutta colpa nostra, non forniamo abbastanza servizi ai clandestini.
La strampalata tesi riferita al giornale il Manifesto, che siano troppo ‘isolati’ è veramente divertente. L’isolamento rende gli incontri più difficili, quindi anche, in proporzione, le aggressioni. E l’isolamento geografico ideale è che se ne stiano in Africa.
Intanto gli abitanti hanno annunciate per i prossimi giorni nuove manifestazioni se le istituzioni non chiuderanno i centri, primo tra tutti il centro di accoglienza di via Novafeltria, che si trova proprio a Corcolle ed è aperto da appena due settimane. Ci stanno riempiendo di criminali.
4 pensieri su “Roma: ‘Autiste aggredite perché migranti non hanno servizi’”
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