Non è una novità. Queste associazioni, quasi sempre, nascondono un secondo scomparto: utilizzano i diritti per facilitare l’invasione, e nel frattempo fungono da cinghie di trasmissione finanziaria del terrorismo islamico.
Abdul Rahman al-Nuaimi è stato designato dal Tesoro degli Stati Uniti come un “terrorista globale” e accusato di essere al centro di una rete di finanziamento per gli affiliati di al-Qaeda in paesi che vanno dallo Yemen alla Siria e dall’Iraq alla Somalia.
Era il presidente di Al-Karama, un ente di beneficenza con sede a Ginevra, che si descrive come un “Organizzazione per i Diritti Umani”, che difende gli islamici dal razzismo.
Signor Nuaimi, 60, ha precedentemente lavorato come professore di storia presso l’Università del Qatar e anche come presidente della Qatar Football Association.
E’ anche accusato di aver mantenuto i contatti tra ricchi “cittadini del Qatar” e “al-Qaeda in Iraq”. Non è strano, visto che il Qatar è il deus ex machina dietro ISIS.
Uno dei compiti, era quello di passare i messaggi dai ribelli ai “media”, presumibilmente Al Jazeera, il canale satellitare con sede a Doha.
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