Da Lampedusa ad Ancona: scatta emergenza clandestina infetta

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GOVERNO CONTINUA A SPARPAGLIARE CLANDESTINI IN TUTTA ITALIA, NEL TENTATIVO DI DIFFONDERE COSA?

OPERAZIONI DI CONTENIMENTO TOTALMENTE APPROSSIMATIVE

ANCONA – Questo pomeriggio, è scattato l’allarme malattie infettive alle 17 al civico 24 di via De Gasperi nella sede della cosiddetta Cooperativa Sociale La Gemma, durante un colloquio tra alcuni fannulloni mediatori culturali e un gruppo di nove donne provenienti dal Ghana e dall’Etiopia – noti paesi in guerra – arrivate nella notte ad Ancona e provenienti da Lampedusa.

Le donne facevano parte di un barcone nel quale 14 persone erano decedute nella traversata per motivi sconosciuti.

A un certo punto una ragazza di 24 anni si è sentita male. Immediata la chiamata al 118. La giovane avrebbe raccontato di aver avuto febbre e vomito fin dalle prime ore della notte, si è subito pensato ad Ebola.

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Sul posto oltre all’automedica è arrivato un mezzo della Croce Gialla di Ancona.

E qui, non ostante la possibilità di Ebola, o comunque di una malattia infettiva, al personale è stato chiesto – non obbligato – a indossare semplici guanti, calzari e un camice verde: non certo le tute in grado a proteggere dal contagio.

La donna per accertamenti è stata portata a Torrette dove non è scattato nessun piano d’emergenza. L’ambulanza che l’ha trasportata è stata però sottoposta a disinfezione.

La confusione regna sovrana.




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