Boia di Foley: capo di un nucleo di sequestratori ‘inglesi’

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LI CHIAMANO I BEATLES

Arrivano nuove ed interessanti retroscena sulla bestiale esecuzione del reporter americano, Foley, e non solo.

Come già abbiamo scritto altrove, il boa dall’accento inglese, è con ogni probabilità un “britannico”.

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Ora, stando a quanto sostiene un ex ostaggio sul The Guardian, c’è un intero gruppo di sequestratori “inglesi”, legato all’Isis, che opera con sede a Raqqa ( in Siria). E’ più che verosimile che l’uomo che ha decapitato il freelance Foley, sia il capo di questo gruppo.

Come spiega l’uomo, per via dell’abbigliamento in nero, e dell’essere “inglesi”, li chiamano i Beatles. Si occupano di sequestri, esecuzioni, e anche trattative per il rilascio dei prigionieri; Ci sarebbero loro, per esempio, anche dietro la trattativa che portò 11 ostaggi a essere consegnati, qualche mese fa, dietro pesante riscatto. E non è da escludere, che detengano anche le due “terzomondiste” lombarde, rapite a inizio Agosto.
L’uomo intervistato dal The Guardian, spiega anche come i “beatles”, oltre che molto devoti all’Islam, sarebbero istruiti e intelligenti.

Vengono da noi ad acculturarsi e poi tornano nei loro lidi più folli ed esagitati che mai, ad apprendere anche il ‘lato pratico’. Poi, magari, vengono nuovamente da noi, e ci fanno vedere cosa hanno imparato nei deserti del Medio oriente…
Ci si domanda cosa debba accadere perché tutti comprendano che l’esperimento socio/culturale in atto in Europa sia, senza dubbio alcuno, un totale fallimento.
Gli eventuali vantaggi nel rendere multietniche le società europee ( che non esistono), non giustificherebbero comunque il mettere così a rischio le vite degli europei stessi( come avviene oggi in Inghilterra), e rendere più efficiente ed intricata la rete terroristica internazionale.




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