L’Aula del Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Svuotacarceri già approvato dalla Camera: 162 i criminali che hanno votato si.
L’esecutivo di Matteo Renzi ha incassato la 17esima fiducia in Senato.
Il provvedimento è in sostanza una marchetta ai colleghi criminali dei parlamentari.
Intende svuotare gli istituti penitenziari.
Le misure: risarcimento ai poveri criminali per celle con troppe persone con sconti di pena o soldi ai detenuti.
Per compensare la violazione della sedicente e demenziale Convenzione sui diritti dell’uomo, se la pena è ancora da espiare è previsto (inclusi stupratori e pedofili) un bonus di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate.
A chi è già fuori andranno invece 8 euro per ogni giornata in cui si è subito il presunto pregiudizio.
Non male. Forse ai disoccupati converrebbe farsi arrestare.
Senza la forzatura – ennesima di un governo ormai finito – della fiducia, il decreto sarebbe decaduto, perché dopo l’approvazione nei giorni scorsi di un emendamento leghista, sarebbe dovuto tornare alla Camera.
In sintesi: un governo non eletto approva un decreto che libera migliaia di criminali, facendosi votare la fiducia ad un Senato sotto ricatto. Chiamatela ‘democrazia’. Con la minuscola.
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