Agnone, il Comune che promuove il “genocidio” degli italiani

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Agnone (Isernia) – I piccoli Comuni italiani spesso soffrono di un problema di spopolamento. Nella società odierna risultano poco attrattivi per le giovani coppie che desiderano avere dei figli.

A volte mancano servizi essenziali come scuole, presidi sanitari, uffici postali, banche, oppure semplici luoghi di divertimento e di socializzazione, e le amministrazioni del posto cercano di affrontare la situazione nei modi più disparati.

Agnone, Comune molisano in provincia di Isernia, ha pensato di risolvere questo problema sostituendo gli italiani con i clandestini. Un metodo piuttosto discutibile. Tecnicamente vengono considerati “profughi”, in modo da poterli inserire nel business creato attorno al fenomeno immigrazione.

Il Comune, che conta circa 5mila abitanti, ha deciso di ospitare 25 persone nell’ambito del progetto Sprar. Nei giorni scorsi sono giunti i primi sedicenti profughi e secondo l’amministrazione comunale l’arrivo degli immigrati servirà anche a “contrastare lo spopolamento” del territorio.

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L’assessore e vicesindaco Maurizio Cacciavillani, esponente locale del Pd, ha dichiarato su Facebook: “Sono arrivati i primi rifugiati del progetto SPRAR attivato dal Comune di Agnone. Due famiglie, una irachena e l’altra iraniana con in tutto sei bambini bellissimi e simpaticissimi. Resteranno ad Agnone per tre anni ed alla fine se vorranno, è questo quello che ci auspichiamo, diventeranno agnonesi doc. In sintesi con questo progetto l’Amministrazione Comunale innanzitutto ha creato le condizioni per ospitare ed accogliere persone in difficoltà, ha saputo attingere ai fondi ministeriali messi a disposizione dalla Europa creando diversi posti di lavoro e nondimeno sta perseguendo un progetto di contrasto allo spopolamento. Basti pensare che i bambini che arriveranno saranno iscritti e frequenteranno regolarmente le scuole di Agnone.
Questi sono i fatti, le chiacchiere come al solito se le porta il vento!”

Maurizio Cacciavillani, l'esponente del Pd che vuole sostituire gli italiani con gli immigrati
Maurizio Cacciavillani, l’esponente del Pd che vuole sostituire gli italiani con gli immigrati

Il Comune di Agnone, dunque, vuole sostituire gli italiani con gli immigrati e promuove apertamente quella particolare forma di genocidio che si realizza mediante la sostituzione etnica.

Ci permettiamo di far notare che tali immigrati, per quanto possano apparire “bellissimi e simpaticissimi”, ma questo è soggettivo, non saranno mai agnonesi doc né italiani doc. Per potersi definire italiani occorre perlomeno essere figli di italiani, ma questi sono particolari che non tutti riescono a cogliere.

Gli esseri umani non sono intercambiabili, esistono etnie e culture differenti e pensare di poter trasformare un iraniano in un agnonese è quanto meno azzardato. Un italiano, dopo essersi trasferito a Teheran, non diventa un iraniano doc, resta sempre un italiano per tutta la vita. Questa è la realtà delle cose. La si può distorcere in base alla propria ideologia ma la realtà non cambia. “Le chiacchiere come al solito se le porta il vento”, è proprio il caso di dire.

 




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