Effetto Euro: inverno demografico in Italia

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Famiglie senza figli +10% rispetto all’anno di introduzione dell’Euro.
Diminuiscono le coppie con figli e crescono i nuclei monogenitore.

E’ il trend confermato dall’Istat nel Censi-
mento popolazione 2011.

Le famiglie sono 24.611.766, di cui 7.667.305 formate da una persona sola e 3.304.078 da famiglie non unipersonali senza vincolo di coppia.

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Prevalgono ancora la coppie con figli (8.766.690), ma rappresentano il 52,7% dei nuclei familiari contro il 57,5% del 2001.Rilevate 5.230.296 coppie senza figli (31,4% del totale dei nuclei familiari), aumentate del 10% rispetto al Censimento 2001.

Numeri ‘vecchi’ che evidenziano l’inverno demografico seguito al disastro euro.

Nel resto d’Europa la situazione sociale è ancora più degradata, mascherata statisticamente dalla fertilità degli immigrati africani e islamici di seconda e terza generazione.




Un pensiero su “Effetto Euro: inverno demografico in Italia”

  1. L’ultima parte dell’articolo dice una cosa verissima, e cioè che il trend demografico positivo di alcune nazioni europee, é mascherato dall’elevata prolificità di negri e islamici.

    Un caso arcinoto é quello della Francia, paese dove il tasso medio di fecondità é pari a 2 figli per donna – il valore minimo per mantenere un adeguato ricambio generazionale della popolazione, di gran lunga superiore a quello nostro che da anni registra valori pari a 1, 3 – e un tasso di natalità ogni 1000 abitanti con valori tra i 12 e i 13 punti – il nostro invece dalla fine degli anni novanta ha valori tra 9, 1 e 9, 5.

    Tuttavia, gli istituti francesi di statistica quali l’INSEE e l’INED, nascondono un particolare, e che cioé dei circa 800 mila che nascono annualmente in Francia, i francesi di ceppo europeo e “gauloises” di discendenza, non sono la totalità, e che a costoro si aggiungono i vari nati da immigrati extraeuropei naturalizzati francesi o da francesi di origine extraeuropea (in particolare maghrebini e subsahariani), nati come tali per via dello ius soli. L’unica cosa che le statistiche ufficiali francesi mettono in evidenza, é la differenza nei valori di natalità tra la Francia metropolitana (ossia l’esagono francese e la Corsica) e i dipartimenti d’oltremare situati nei Caraibi quali Guadalupe e Martinica – abitati da popolazioni negre discendenti da schiavi deportati – con i secondi nettamente più prolifici dei dipartimenti della madrepatria europea.

    Insomma, se le statistiche francesi tenessero conto soltanto dei nati di ceppo europeo, molto probabilmente, la situazione demografica della Francia sarebbe simile, se non più disastrosa di quella nostra. Infatti, i francesi (grazie allo ius soli) di ceppo non europeo hanno valori di natalità il doppio di quello dei francesi autentici e di ceppo europeo (ricordiamoci che molti di questi ultimi hanno ascendenze italiane, portoghesi, spagnole, polacche, ecc.), quindi occorre fare attenzione e non guardre con invidia la Francia, perché l’inganno é sempre dietro l’angolo. E casi come quello francese, esistono anche in Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia, dunque, l’unica nazione europea davvero prolifica é l’Irlanda, dove la popolazione autoctona costituisce la maggioranza assoluta, e il tasso di natalità é pari a 16 ogni 1000 abitanti, così come anche il valore medio di fecondità pari a 2,2 figli per donna. Li gli stranieri residenti sono circa il 10% della popolazione, ma si tratta in prevalenza di europei che vi lavorano temporaneamente, non proprio di immigrati, anche se vi sono nigeriani e filippini. Va però detto che l’Irlanda ha un saldo migratorio negativissimo, probabilmente dovuto al rimpatrio degli stranieri a seguito della crisi economica, ma che comunque non incide sulla crescita complessiva della popolazione.

    In Irlanda l’aborto é illegale, e i suoi valori demografici ricordano quelli dell’Italia prima della legalizzazione di tale pratica con la criminale legge 194/1978, dimostrazione di come questa legge non serviva ad eliminare la piaga degli aborti clandestini come affermavano coloro che la sostenevano – in primis i radicali e i comunisti – ma a far peggiorare i valori demografici italiani e condurli alla situazione attuale.

    Tra l’altro per non andare molto lontano, in Portogallo, da qualche anno l’aborto è legale (prima era consentito solo in caso di malformazioni fetali e se il concepimento fosse avvenuto per mezzo dello stupro), e da quando questa legge é in vigore, le nascite sono inferiori ai decessi, mentre prima era l’esatto contrario.

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