Turisti fingono tentata violenza per non pagare

Vox
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NAPOLI – “Hanno molestato una ragazzina della nostra comitiva in bagno, noi non paghiamo il conto”. E’ la tecnica con la quale gli accompagnatori adulti di 23 giovani turisti francesi hanno provato a fare i furbi.

Si legge sul giornale locale Il Mattino:

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Uno dei tre adulti (una giovane donna, che faceva da accompagnatrice insieme con i colleghi della giovanissima comitiva) si alza e va accanto a una ragazzina, che inizia a piangere. Che cosa è accaduto? Perché la ragazzina è in lacrime? Qui nasce il caso. L’accompagnatrice diventa una furia, chiede dei proprietari del locale, e quando le si avvicinano Bruno Cosentini, sua moglie – che parla correntemente il francese – e il figlio Alessandro, ecco l’incredibile spiegazione: «Qualcuno ha molestato questa ragazza nel bagno di servizio del ristorante» sostiene la francese. Un’accusa gravissima. Ma anche molto sospetta: «A questo punto – insiste l’accompagnatrice – se volete che restiamo zitti non dovete farci pagare il conto. Altrimenti chiamiamo la polizia»”.
Cosentini, proprietario del locale, decide dunque di chiamare il 113, ma quando la polizia arriva il comportamento della comitiva cambia:

“Tanto per cominciare due degli accompagnatori della comitiva sono sprovvisti di documenti (o si rifiutano di mostrarli).

Poi, di fronte alle domande insistenti dei poliziotti, la ragazzina non sa fornire dettagli sulla presunta aggressione. E siamo a due. Ma la sorpresa finale arriva quando gli agenti intimano al gruppo di saldare il conto. A quel punto si scopre che gli adulti hanno solo 140 euro, non i 250 concordati con i titolari del ristorante. «Voi di qui non ve ne andate se non saldate il conto» spiega con fermo garbo il capopattuglia delle Volanti. E la cosa si risolve solo dopo una «questua» fatta ragazzino per ragazzino seduto a tavola da parte dei loro «accompagnatori»”.