Padova: governo Renzi vuole imporre clandestini alla città

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PADOVA –  In perfetta sintonia con l’anima antidemocratica del governo Renzi-Alfano, il Prefetto di Padova Patrizia Impresa vuole imporre alla città l’accoglienza di altri clandestini targati Mare Nostrum. Nonostante il parere contrario della maggioranza dei cittadini, espresso dal sindaco leghista Massimo Bitonci che nei giorni scorsi ha tuonato contro l’utilizzo di caserme o altre strutture per ospitare i sedicenti profughi, la dottoressa Patrizia Impresa ha dichiarato: «Stiamo già gestendo l’emergenza profughi senza l’aiuto dell’amministrazione comunale di Padova. Continueremo a farlo».

Durante la riunione del Comitato per la Sicurezza e l’ordine pubblico di giovedì, al quale hanno partecipato l’assessore alla sicurezza Maurizio Saia e i vertici delle forze dell’ordine, Bitonci ha confermato al Prefetto la sua totale indisponibilità a concedere edifici comunali per ospitare i clandestini.

«Conoscevo già l’indisponibilità dell’amministrazione comunale – ha dichiarato il Prefetto dopo l’incontro – .Continueremo a gestire l’emergenza con l’aiuto delle cooperative sociali che mettono a disposizione alcuni luoghi di accoglienza. Al momento speriamo che la gara possa darci un po’ di respiro».

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Si tratta di un bando emanato dalla Prefettura indetto per individuare gli alberghi dove sistemare i clandestini in arrivo. La gara sarà vinta dall’albergatore che presenterà l’offerta più bassa rispetto ai 35 euro al giorno a persona garantiti dallo Stato, cioè da tutti noi. La Prefettura quindi gestisce il business immigrazione con i soldi pubblici. A questo serve l’operazione Mare Nostrum: portare carne fresca da utilizzare come benzina per muovere il motore del business criminale creato attorno al fenomeno con i soldi dei cittadini che pagano le tasse. Un furto legalizzato.

Durante la riunione del Cosp si è parlato anche del campo nomadi di via Longhin. Anche in questo caso il Prefetto ha manifestato una certa arroganza: «L’amministrazione è stata destinataria della raccomandazione da parte dell’autorità giudiziaria di occuparsi dell’area e renderla vivibile dal punto di vista igienico-ambientale, perché al momento abbiamo rilevato una situazione brutta e fatiscente. E’ normale che noi poi punteremo al ripristino della legalità». Il campo nomadi è brutto e quindi i cittadini devono spendere soldi per abbellirlo. Bitonci, invece, ha chiesto controlli a tappeto.

Abbiamo quindi un Prefetto non eletto dai cittadini, espressione della volontà di un governo abusivo frutto di accordi di palazzo, che vuole imporre alla cittadinanza la presenza di clandestini e l’abbellimento di un campo nomadi, fregandosene del parere del Sindaco che invece esprime la volontà della maggioranza dei cittadini essendo stato eletto. E’ la democrazia nell’era renziana.