Napoli – «Pornosofia: il valore politico dell’erotismo»: questo il tema del dibattito organizzato dalla sezione Giovani Democratici di Napoli, nell’ambito del Festival dell’Unità.
Ospite d’eccezione la pornostar Lisa Torrisi, una che mentre recita nei film porno pensa sicuramente al loro “valore politico”. Il dibattito si è tenuto presso la sede dell’associazione “culturale” Elio Pomella. Tra gli ospiti intervenuti anche Luigi Caramiello, docente di Sociologia alla Federico II, ed Emilio Magliano, organizzatore di Erotica tour.
Durante l’incontro si è parlato di pornosofia come libera “vendita della sapienza” e come atto primario di libertà individuale e anche come strategia per indagare una nuova modalità di sistema sociale che abbia un’attenzione particolare alle zone della devianza dalla norma, “dove spesso si annidano le officine delle innovazioni” (Caramiello). Ci avete capito qualcosa?
Berardo Impegno (ex Pci) ha proposto di creare a Napoli una “città dell’amore”: “Non semplicemente un quartiere a luci rosse, come quello annunciato e mai realizzato dal sindaco De Magistris, ma un luogo ampio, con più location, dove si possano svolgere tutte le attività legate all’erotismo e alla sessualità”.
Lisa Torrisi, che si definisce “pornomaga”, ha spiegato ad una platea di giovani democratici in calore che il porno è un arte a tutti gli effetti e che non bisogna confondere tra pornostar ed prostituta. Dopo Valentina Nappi, la pornostar che invita le ragazze italiane a fare sesso con i clandestini portati da Renzi, il Pd ha trovato un’altra degna rappresentante.
Come sono caduti in basso. Per carità, qui nessuno vuole fare il moralista di turno. Ognuno è libero di vedersi tutti i porno che vuole, ma addirittura organizzarci un dibattito sopra, spacciandolo per politico-culturale, è da disturbati mentali.
Ma il Pd non era quel partito che accusava Berlusconi di essere un erotomane? Ora abbiamo capito come funziona. Se sei del Pd e rivolgi le tue attenzioni alle donne dedite alle penetrazioni multiple sei un intellettuale. Se sei di un altro partito, invece, sei uno squallido puttaniere.
