Arabia Saudita: 450 frustate a omosessuale

Vox
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La Corte penale nella città saudita di Medina ha condannato un ragazzo di 24 anni, a tre anni di prigione e 450 frustate per la creazione di un account Twitter per promuovere e praticare l’omosessualità,lo riferisce il giornale Al-Watan.

L’uomo è stato rintracciato dalla polizia religiosa, ufficialmente conosciuta come il Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio – una sorta di DIGOS saudita – che lo ha arrestato, il suo telefono confiscato, perché conteneva elementi di prova della sua omosessualità. Il 24enne ha confessato al giudice.

Si ricorda, che le associazioni islamiche in Italia – compresa quella a cui fa riferimento il deputato marocchino del PD – sono tutte emanazioni del governo saudita. Dal quale sono anche lautamente finanziate.

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In Italia invece si applica un fanatismo ‘religioso’ uguale e contrario: quello della ‘omofobia’. Si persegue chi crea account sui social network contro la propaganda gay o multietnica. E’ la stessa cosa, la stessa furia fideistica e oscurantista contro la libertà d’espressione: cambia solo la dottrina, ma non è importante.

C’è una via di mezzo tra il fanatismo islamico e quello laicista alla ‘Mancino’ che imperversa in Europa e in Italia: la cultura occidentale prima della catastrofe culturale dei sessantottardi. Che ora sono cresciuti e sono nei gangli dei media di distrazione di massa. Dai quali irradiano le loro bizzarre teorie superate dalla Storia.

Una cultura, nella quale gli omosessuali non vengono frustati, ma nella quale non esistono ‘matrimoni’ o adozioni gay.