Roma: due clandestini inviati da Mare Nostrum morti con ‘febbre alta e diarrea’

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MARINO E’ ‘PREOCCUPATO’

Dicono che li ‘controllano sulla navi’, i clandestini dell’operazione Mare Nostrum. E’ una stupidaggine.

Anche fosse vero che li controllano in modo non superficiale – e non ci crediamo – le malattie in questione come TBC ma anche Ebola e Mers hanno una latenza non di ore, ma di molti giorni, quindi, controlli inutili. Specchietti per giornalisti allodole.

Intanto,  due immigrati clandestini ‘sfuggiti’ ai ‘severi’ controlli sanitari dell’operazione Mare Nostrum, e  approdati a Roma,  sono morti.

Uno di loro, Berhan Teklay, 27enne etiope arrivato in città mercoledì, è morto giovedì, un giorno dopo: «stava male, aveva diarrea e febbre alta», hanno detto i suoi amici clandestini che con lui occupano uno dei tanti edifici nel disinteresse del Comune.

Nell’edificio sono 550 i clandestini, quelli che, secondo Al Fano, dovrebbero andare in Nord Europa.

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Quindi, è morto un clandestino con sintomi identici a quelli di Ebola a Roma, in un palazzo con 550 invisibili.

In un altro edificio, il Salaam Palace in via Cavaglieri, alla Romanina, stipato di centinaia di africani, è morto un altro clandestino . Si attendono i risultati dell’autopsia. Anche lui aveva la ‘febbre alta’.

Sono tutti figli di Mare Nostrum.

 

Da Wikipedia: Febbre emorragica dell’ebola – Sintomi

I sintomi sono variabili e compaiono improvvisamente. La sintomatologia iniziale comprende febbre alta (almeno 38,8 °C), cefalea, mialgia, artralgia, dolori addominali, astenia, faringite, nausea e vertigini.

L’ebola progressivamente è in grado di causare sintomi di più grave entità, come diarrea, feci scure o sanguinolente, vomito scuro dall’aspetto a “fondo di caffè”, occhi rossi dilatati con presenza di aree emorragiche sulla sclera, petecchie, rash maculopapulare e porpora.




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