Meningite tra clandestini, Asl rassicura: “Abbiamo ‘arieggiato’ lo stabile”

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Questa mattina, negli uffici dell’Asp Agrigento, si è tenuto un surreale  incontro tra i dirigenti dell’Ente, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede e l’ammaestrata stampa locale sul tema dell’immigrazione.

Il sospetto di meningite riscontrato in un clandestini ospite del centro d’accoglienza di Siculiana ha destato ovvio allarme, e allora ci voleva un incontro per imboccare i media.

Ecco le parole del commissario dell’Asp, Salvatore Messina. “Ci affidiamo alla stampa per placare alcuni allarmismi ingiustificati. Nessuno sbarco può reintrodurre determinate malattie già debellate. Il sospetto, e sottolineo sospetto, di meningite ed è ancora monitorato. Lo spirito di questo incontro – spiega Messina – è quello di rassicurare la popolazione”.  Diciamo più di prendere la popolazione per i fondelli. Perché questo ‘commissario’ o è ignorante o è bugiardo. Affermare che gli sbarchi non ‘possono reintrodurre malattie debellate’ è qualcosa di demenziale: se sbarca qualcuno con la meningite o la TBC e passeggia liberamente, vediamo cosa succede.

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Altrimenti perché, i ‘soccorritori’ indossano le mascherine, per motivi estetici?

Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, già vola più basso: . “La preoccupazione è legittima – ha detto – stiamo facendo di tutto per garantire la sicurezza alla popolazione.”.

Franco Miccichè, medico del dipartimento di prevenzione, ha chiarito in maniera netta il caso di sospetto di meningite a villa Sikania. “Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto. Lo stabile è stato arieggiato e controllato, il soggetto è stato già trasferito. Tutti hanno fatto la profilassi antibiotica ed è tutto sotto controllo“.

Hanno ‘arieggiato’ lo stabile.




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