Governo vuole obbligare Comuni ad accogliere clandestini: cercano 100mila posti letto

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Un decreto urgente per affrontare l’emergenza che si è creata con la famigerata operazione Mare Nostrum.

Il decreto obbligherebbe i Comuni di tutta Italia che si stanno rifiutando di sobbarcarsi pericolosi criminali ad accogliere i clandestini e aumenterebbe il già enorme  stanziamento dei fondi necessari a garantire l’assistenza delle migliaia di clandestini già arrivati e di quelle che nelle prossime settimane continueranno ad approdare sulle nostre coste. Perché non c’è un piano di difesa, ma di proseguire nella folle politica a novanta gradi.

Soprattutto per trovare adeguata sistemazione alle centinaia di presunti minori giunti negli ultimi mesi. Non avete soldi per le vacanze? Ci pensa Mare Nostrum.

L’impegno di questo decreto, sarebbe stato preso dal presunto ministro dell’Interno Angelino Al Fano con i sindaci siciliani Enzo Bianco di Catania e Leoluca Orlando di Palermo, che ieri sono tornati a invocare misure immediate di fronte a una situazione che hanno definito ‘fuori controllo’.

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Ma le misure sono, per questi criminali, non i respingimenti, ma la requisizione di edifici comunali per ospitare i clandestini da stipendiare a 45€ al giorno.

Un altro genio del governo, uno di quelli probabilmente incontrati da Della Valle, il presunto ministro della Difesa Roberta Pinotti  piange: «tutto il peso dell’operazione “Mare Nostrum” ricade sulle spalle del dicastero, ma noi non ce la facciamo più, quindi se deve continuare bisogna inserirla nel decreto Missioni». Le ‘loro spalle’, sono le nostre. Sono tutti soldi delle nostre tasse.

Scrive un giornale online:

Ecco perché bisogna trovare nuove strutture e a questo punto non si esclude che anche le caserme possano andare bene per dare sistemazione a chi, altrimenti, rischia di trascorrere l’estate in tenda.
Il piano sarà messo a punto oggi e presentato domani alla Conferenza Stato-Regioni. L’ipotesi è di portare dagli attuali 9 mila a 20 mila il numero di posti previsti dal sistema Sprar per l’accoglienza di profughi e rifugiati, potendo però contare anche su strutture pubbliche e private messe a disposizione da prefetture ed Enti locali. La circolare firmata ad aprile da Alfano prevedeva il reperimento di circa 5 mila posti in tutte le città italiane. Se le previsioni di questi giorni saranno confermate e gli arrivi supereranno durante l’estate quota 100 mila, bisognerà trovarne almeno il doppio. 
Certamente sono necessari nuovi stanziamenti e su questo è già stata avviata la trattativa tra Viminale e ministero dell’Economia. Indicazioni certe sulla cifra non sono state fornite durante la riunione di ieri, ma la stima dei sindaci, fatta propria da Bianco, parla di «almeno 300 milioni di euro». Del resto bisogna tenere conto che gli arrivi hanno già superato quota 50 mila e i numeri forniti dalla Sip, la Società italiana pediatria, dimostrano che «rispetto agli anni precedenti il numero di minori migranti in arrivo sulle coste italiane è aumentato di dieci volte».
All’accoglienza bisogna aggiungere i servizi di assistenza, tenendo conto che queste persone arrivano nella maggior parte dei casi da Paesi in guerra, fiaccati da epidemie. Ieri il capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, ha confermato che otto militari impegnati nell’operazione “Mare Nostrum” «non hanno sintomi della malattia, ma sono positivi al test della tubercolosi».

Chiudete a chiave le porte di casa.




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