Circondati da ‘ubriaconi’: mappa del consumo di alcol nel mondo

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CONSUMOVINO

 

L’Oms ha rilasciato uno studio sul consumo di alcol globale.

L’Italia è uno dei paesi normali – esclusi quelli dove il consumo di alcol è proibito o assente per motivi economici – dove il consumo di alcolici è più basso.

Non è strano che questo si accompagni all’alta qualità del tipo di alcolici che consumiamo.

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Tra i paesi con un consumo eccessivo, troviamo la Russia e tutta l’area ex comunista, Romania in primis. La dipendenza alcolica è epidemica nell’ex Unione Sovietica, lo era già dai tempi di Gorbaciov ed è legata a molteplici fattori: culturali e ambientali.

Consumo di alcol puro che ha raggiunto livelli epidemici anche in GB, con quasi 12 litri pro-capite,  contro i circa 6,5 litri in Italia.

Ma la differenza sta anche nella qualità dell’alcol assunto. Mentre in Italia è per il 66% vino e per il 23% birra, con solamente l’11% di superalcolici, in GB il consumo se lo dividono in modo paritetico tutte e tre queste categorie.

Non solo. Mentre in Italia gli episodi di ubriacatura pesante hanno riguardato circa l’8% della popolazione maschile e lo 0,7% di quella femminile (inclusi immigrati), in GB ha riguardato oltr il 40% degli uomini e il 25,8% delle donne. Numeri incredibili che confermano le immagini spesso presenti sui media inglesi.

La nostra cultura del vino – e anche della birra – è garanzia di consumo moderato e di qualità.