In una villa in stile islamico a Marbella teneva recluse decine di donne, quasi tutte aspiranti modelle dell’Est, che lui attirava con l’offerta di lavorare nella sua «scuderia», solo che per ‘scuderia’, lui intendeva il suo harem a Marbella.
L’uomo è Shoja Shojai, 56 anni, iraniano ma cittadino ‘britannico’, ovviamente di religione islamica, che è stato arrestato dalla polizia spagnola con l’accusa di sequestro: le donne non potevano uscire dalla casa.
Dalle recluse avrebbe avuto almeno sette figli. Nell’harem sono stati trovati grossi quantitativi di droga, fra cui il rohypnol, famigerato farmaco degli stupri.
Le donne e i loro figli, di età compresa tra i nove mesi e i sette anni, sono stati affidati agli assistenti sociali, ma lo stupratore è già stato rilasciato su cauzione.
Shojai minacciava ritorsioni sui loro figli e le loro famiglie se fossero fuggite.