Ex base americana sotto controllo di Al-Qaida: è da lì che smistano i clandestini sui barconi

Vox
Condividi!

LO AFFERMANO I MEDIA LIBICI E LO CONFERMANO FUNZIONARI USA

Un campo sulla costa libica, nato con lo scopo di addestrare cacciatori  di terroristi, è invece diventato un rifugio per i terroristi di al Qaeda.

Che da lì, controllano il traffico di clandestini. Graziosamente aiutati dalle navi militari italiane.

Un leader e da lungo tempo membro chiave jihadista di al Qaeda ha preso il controllo di una struttura di formazione segreta istituita dalle forze speciali statunitensi sulla costa libica per aiutare la caccia ai militanti islamici. Lo riferiscono resoconti dei media locali, web forum jihadisti, e lo hanno confermato i funzionari degli Stati Uniti.

Nell’estate del 2012, i Berretti Verdi hanno iniziato la ristrutturazione di una base militare libica 27 chilometri a ovest di Tripoli, al fine di affinare le competenze dei reparti speciali anti-terrorismo della Libia. Meno di due anni dopo,  il campo di addestramento è ora utilizzato da gruppi con collegamenti diretti con al Qaeda  che fomentano il caos nella Libia post-Gheddafi e controllano il traffico di clandestini.

La scorsa settimana, la stampa libica ha riferito che il campo (denominato “27” per il marcatore chilometro sulla strada tra Tripoli e Tunisi) era ormai sotto il comando di Ibrahim Ali Abu Bakr Tantoush , un veterano amico di Osama bin Laden, per la prima volta designato come parte della rete di sostegno di al Qaeda già nel 2002 da Stati Uniti e Nazioni Unite.

Vox

Il rapporto ha detto che sta dirigendo un gruppo di combattenti Salafiti dalla ex base libica.

In altre parole, Tantoush ora è il capo di un campo di addestramento che i governi degli Stati Uniti e libico avevano sperato addestrasse forze speciali libiche per la cattura di militanti come Tantoush. Fantastico. Missione compiuta.

Un funzionario della difesa degli Stati Uniti ha detto al Daily Beast che il rapporto dei media combacia con i report dell’intelligence americana dalla Libia. Un altro funzionario degli Stati Uniti a Washington ha detto che gli analisti di intelligence erano a conoscenza dei rapporti. Un portavoce per l’Africa Command ha invece ‘confermato’, rifiutandosi di commentare la vicenda.

Tantoush stesso martedì sera ha dato una intervista  alla televisione libica, dove ha confermato che era nel paese. Nell’intervista, Tantoush, che è stato incriminato nel 2000 per il suo ruolo negli attentati contro due ambasciate americane in Africa, si è vantato di viaggiare in Libia liberamente..

C’era una volta Gheddagi. E gli sbarchi erano ridotti a zero. Poi sono arrivati i ‘nostri’: abbiamo migliaia di clandestini, epidemie incombenti e basi di terroristi islamici dall’altra parte del mare che controllano il traffico di clandestini e che, chissà, lo usano per mandarci qualcuno di loro. Con la collaborazione della nostra Marina.