Campo Nomadi di Salone: virulenta epidemia di Herpes

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Il campo nomadi romano di Salone, consegnato agli zingari nuovo di zecca, non è solo un ricettacolo di merce rubata e rifugio di criminali più o meno pericolosi.

Non è solo una sorta di ‘fabbrica’ abusiva, nella quale si trattano materiali inquinanti, frutto di un lavoro non certo lecito, e da dove si sprigionano fumi tossici.

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No, è anche una fucina di epidemie.

Prima è stata la volta dell’epatite A, poi la scab­bia, ora, c’è una novità, una forma par­ti­co­lar­mente viru­lenta di her­pes.

File:Herpes simplex virus TEM B82-0474 lores.jpg

 

E non è strano, visto come gli ospiti del campo usano vivere, in  degrado dif­fuso, che loro hanno trasformato in una disca­rica a cielo aperto, tra rifiuti di ogni genere e car­casse di auto di dubbia provenienza, sven­trate e date alle fiamme.

Roma ha 2767 anni, e ‘grazie’ a chi la amministra, li dimostra tutti.