Falso il volantino ‘antisemita’ distribuito a Donetsk: creato da ‘agenti provocatori’

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Il volantino cosiddetto anti-semita distribuito a Donetsk è un falso. Lo ha dichiarato il rabbino capo della città, dicendo che lo scopo era quello di screditare la repubblica filo-russa.

Quando la notizia era stata artatamente diffusa dai media occidentali, subito il Segretario di Stato Usa John Kerry, aveva cavalcato l’indignazione mediatica sul pezzo di carta, descrivendolo come “grottesco” e “al di là dell’inaccettabile”.

Ma già ieri, il presidente della Repubblica Popolare di Donetsk e il rabbino della città avevano dichiarato che il volantino era un falso.

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La bufala ha comunque contribuito alla tensione: “Penso che sia qualcuno che cerca di utilizzare la comunità ebraica di Donetsk come strumento in questo conflitto. Ecco perché siamo sconvolti”, ha detto il rabbino capo, Pinchas Vishedski, ai giornalisti.

Secondo i membri della comunità ebraica, alla sinagoga di Donetsk, tre uomini mascherati hanno camminato fino ai fedeli in piedi sulla strada dopo un servizio e cercato di distribuire i volantini. 

Il volantino chiedeva a tutti i cittadini ebrei di età superiore ai 16 anni di registrarsi ” e pagare una tassa di 50 dollari “.

“Coloro che si rifiutano di registrarsi saranno privati ​​della cittadinanza e forzatamente espulsi dalla repubblica e le loro proprietà verranno confiscate”, si leggeva.

Un falso.