I religiosi islamici, per assecondare gli impulsi sessuali dei jihadisti che combattono in Siria e legarli al jihad, sono pronti a tutto.
Prima ci fu l’ormai famigerata ‘sex-jihad fatwa’, che sostiene che ogni donna musulmana che cede volentieri il suo corpo perché sia ‘utilizzato’ dai jihadisti diventa lei stessa un jihadista, se non un “martire”, meritevole di tutti gli onori.
Molto è stato scritto sul jihad sessuale, anche testimonianze video, come quella di una ragazzina adolescente, dopo che aveva ‘donato’ il suo corpo ad innumerevoli jihadisti. La ragazzina era rimasta incinta e aveva contratto l’AIDS.
Un’altra fatwa permette ai jihadisti in Siria di schiavizzare e violentare ogni donna non islamica, tra cui gli alawiti (setta di Assad), cristiani e drusi. Tutto basato sul versetto del Corano 4:03 (un versetto che permette l’asservimento e l’uso sessuale delle donne conquistate “infedeli”).
Ora, lo stesso religioso islamico che ha emesso quest’ultima “fatwa dello stupro” ha emesso un’altra fatwa sollecitando le donne povere a diventare i “beni della mano destra” di ogni uomo disposto a sostenerle, in sostanza, a vendersi come schiave del sesso.
Nelle parole dello sceicco musulmano:
Con la presente fatwa permettiamo che la donna siriana che desidera sposare un uomo musulmano, attraverso un contratto, in cui egli diventa il suo padrone e lei diventa la sua schiava.
Questo contratto ha bisogno che la donna sia pulita, nel suo periodo mestruale, e che questo contratto sia registrato con gli sceicchi o da altre autorità, sia in un tribunale della sharia… Poi, una volta che la donna dice: “Io ti do il possesso di me stessa”, tramite contratto di “possesso mano destra,” questa donna diventa la sua fedele serva, e lui il suo signore; diventa una schiava e concubina di lui, e lui deve sostener la sua in base a una già concordato tassa monetaria … così essi diventano disciplinati dalle sentenze della “possessione mano destra”, e non c’è nessun problema con questo, ad Allah piacendo.
C’è tutta l’ipocrisia dell’Islam rispetto alla moralità, e tutto il disprezzo per le donne.
