Svuotacarceri: ai domiciliari pesta la convivente e la fa abortire

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Una donna di 35 anni di Racale (LE) ha subito un aborto dopo essere stata picchiata dal convivente di 30 anni, che è stato arrestato dai carabinieri ed è ora in carcere. Ma l’uomo, non fosse stato per il decreto svuotacarceri votato dall’attuale maggioranza di governo, sarebbe dovuto esserci già, in carcere. Invece era ai ‘domiciliari’.

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L’aggressione, secondo quanto raccontato dalla donna ai carabinieri. L’uomo avrebbe aggredito la donna con calci e pugni, colpendola persino con un attizzatoio.
La gravidanza era agli inizi e la donna aveva già in programma per i prossimi giorni una visita ginecologica. L’uomo arrestato era già ai domiciliari per uno scippo compiuto lo scorso dicembre in una città del nord Italia.

Il bambino è stato ammazzato, non solo da questo farabutto, ma da ogni singolo farabutto che in Parlamento ha votato la svuotacarceri. Criminali. E dal loro capo, quello che sta al Quirinale.




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