MOSCA – “Alcune questioni rimangono aperte, le consultazioni proseguiranno, e’ normale”, ha dichiarato l’inviato di Vladimir Putin, citato dall’agenzia Interfax, dopo il suo ritorno a Mosca, confermando cosi’ l’assenza della sua firma, accanto a quella della ‘troik’ di ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia, nell’accordo per una soluzione politica della crisi in Ucraina.

In realtà, l’imposizione di un manipolo di violenti sobillati e finanziati da poteri stranieri contro un governo democraticamente eletto. Molto più democratico di quello che si appresta a propinarci Renzi in Italia.

In Ucraina non ci sono ‘buoni’ e ‘cattivi’, ci sono due fazioni, due ‘popoli’ con interessi divergenti, che vogliono ognuno il loro paese prenda una direzione diversa. Il resto, è solo propaganda.