Ruba, rapisce, ricatta e pesta: immigrato ha diritto a risarcimento per ‘vizio procedurale’ nell’espulsione

Vox
Condividi!

Un criminale colombiano definito ‘pericolo pubblico’ potrebbe ricevere diverse migliaia di euro a titolo di risarcimento.
Isaias Gaviria-Manrique, condannato per ricatto e rapimento, e poi espulso dopo aver commesso un ulteriore reato di furto con scasso, potrebbe avere diritto ad un risarcimento, perché, secondo un giudice britannico illegalmente detenuto per un periodo nel 2008 a causa di un ‘vizio procedurale’. Succede nel Regno Unito.

Il giudice ha stabilito che Sycamore Gaviria-Manrique aveva diritto al risarcimento dei danni per il suo periodo di detenzione tra il 21 gennaio e il 18 marzo 2008 a causa del fallimento, al momento di servire su di lui una decisione impugnabile ‘in termini chiari in un unico documento’ sulla sua espulsione.
L’uomo, detenuto per cinque anni all’Old Bailey dal mese di aprile 2003 per sequestro di persona e ricatti, aveva ricevuto un ordine di espulsione iniziale firmato nel luglio 2005, ma due mesi dopo ha iniziato una battaglia legale per rimanere nel Regno Unito per i celeberrimi ‘diritti umani’.

Vox

Secondo le leggi sui diritti umani, il risarcimento sarebbe necessario per compensarlo di un ‘vizio procedurale’ all’atto dell’espulsione.

Rilasciato dalla detenzione il 18 marzo 2008, due mesi dopo fu arrestato di nuovo con l’accusa di aggressione fisica contro la sua ex partner.
Rilasciato dal carcere venne trasferito alla prigione di Wandsworth ai sensi delle leggi di detenzione per immigrati e poi inviato a un centro di immigrazione. Rilasciato ancora una volta su cauzione dalla nel settembre 2008, il suo ricorso contro l’espulsione ebbe successo nel gennaio 2009 per motivi di diritti umani, nella misura in cui la sua richiesta di asilo doveva essere riconsiderata, tenuto conto della Convenzione europea dei Diritti Umani al rispetto della sua vita privata e familiare.

Tuttavia il colombiano è stato poi condannato per un reato di furto con scasso, ed è scattata un’ulteriore decisione di espellerlo.
Il suo appello contro tale decisione ebbe ancora successo, ed è stato espulso dal Regno Unito solo il 19 febbraio 2013. Ora si prenderà anche una bella somma, perché l’espulsione non era ‘scritta bene’.