Rom occupano terreno, la scuola non si fa più: quartiere sotto assedio

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Tutto comincia circa 8 mesi fa quando quando i rom hanno occupato un fondo comunale di via Giovanni Modugno, terreno destinato alla costruzione di una scuola, con tanto di progetto approvato. Atto che avrebbe portato all’arresto di qualsiasi cittadino, se italiano. Ma se sei zingaro, vivi in una bolla legislativa tutta tua.

Sì, ci fu nel giugno scorso un’ordinanza del sindaco per lo sgombero della zona. Carta straccia, perché alle parole, anche se scritte, non sono seguiti i fatti: è bastato, agli zingari, rifiutarsi di lasciare la zona e nessuno si è preso la briga di far rispettare l’ordinanza. Il Prefetto di Bari dorme sonni tranquilli.

“Nei primi giorni di luglio chiedemmo un incontro al Sindaco che c’è stato – racconta Giuseppe Palmiotto, amministratore dei condomini di via Ammiraglio Vacca e strade adiacenti – e con una delegazione di residenti della zona abbiamo esposto le problematiche. Il Sindaco ci ha detto che lui non possedeva le competenze in merito, che aveva le mani legate e che la situazione dipendeva dal Prefetto”. Che dorme, tutto preso a sistemare i clandestini nel Cara di Bari, quello di Kabobo per intenderci.

Il 25 luglio, l’amministratore ha inviato comunicazione scritta al Prefetto e al Questore di Bari, al Sindaco, al Comandante dei Carabinieri e della Polizia Municipale e al Dirigente dell’ufficio Igiene di Bitonto.

Denunciando l’assenza di misure igienico sanitarie e di strutture in grado di permettere la presenza di un gruppo sostanzioso di persone, come pure la mancanza di acqua, luce, servizi igienici e spazi idonei alla preparazione di cibi e per lo smaltimento dei rifiuti.

Oltre alla preoccupazione per la pericolosità delle baracche facilmente infiammabili, dato che la zona era già stata, nei giorni precedenti, oggetto di un incendio estivo di carattere naturale.

“In realtà da allora non è stato fatto nulla, – spiega il sig. Palmiotto – e non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. L’unico ente che si è degnato di risponderci, mostrandoci rispetto, è stata la ASL e per ben due volte”.

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La Asl ha segnalato al Sindaco, in data 3 ottobre 2013, che “per ragioni di incolumità personali, non è stato possibile avvicinarsi al sito al fine di verificare le reali condizioni igienico sanitarie dell’accampamento”,comunicando la disponibilità per un sopralluogo congiunto con Polizia Municipale e Forze dell’Ordine.

“Ma non è stato mai fatto!” – dice Palmiotto – . “Sono stato anche dai Carabinieri che ci hanno risposto di essere in attesa di ciò che avrebbe deciso il Sindaco. Ognuno scarica le responsabilità sull’altro”.

Quando poi i residenti di via Giovanni Modugno hanno scoperto l’allacciamento abusivo ad un palo dell’illuminazione stradale hanno più volte segnalato il sopruso alla Polizia di Stato che è intervenuta, nella serata del 19 dicembre scorso, con un’incursione del locale Commissariato e alcuni rinforzi del reparto barese, provvedendo al distacco dell’ ”utenza illegale” e all’identificazione degli occupanti. Tutto qui. Mentre l’accampamento abusivo si allarga, con sempre più persone attratte dall’immobilismo di Sindaco e Prefetto.

Ed è sempre peggio. Si è passati dai furti di abbigliamento e scarpe e l’abbandono di auto rubate senza copertura assicurativa, presenza di cumuli di rifiuti con annessi topi, ai roghi notturni di materiale tossico che provocano fumi neri e acri, sprigionando diossina dannosa per la salute degli abitanti. E’ riscontrata, come non saprete, una maggiore incidenza di tumori al polmone per i residenti di zone adiacenti ai campi nomadi.

“Sono stato dai vigili urbani – racconta Lorenzo Piepoli – che mi hanno ringraziato per la segnalazione, ma non si sono presentati per un controllo. Nel momento in cui hanno cominciato a bruciare pneumatici e cavi elettrici, ho chiamato i Carabinieri e mi hanno assicurato che avrebbero mandato una pattuglia. Invisibile! Io non posso sopportare che mi prendano in giro…”.

La presenza degli zingari ha anche causato un crollo del valore degli appartamenti: chi vuole vendere non trova più compratori.

Non basta. Si pensa sia il centro di un giro di prostituzione di ragazzine rom tra i 12 e i 20 anni.

Se sei zingaro, puoi violare la legge. Se qualcuno protesta è razzista. E hai protettori tra i deputati abusivi in Parlamento.
Ce n’è uno in particolare eletto – abusivamente – in questa zona che, invece di fare interrogazioni parlamentari sulle battute dei poliziotti riguardanti zingari, potrebbe farne una per chiedere al ministro degli Interni – altro abusivo – come mai il Prefetto dorme. Ma mica vorrete che i deputati si occupino di chi li mantiene…




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