Nuovi nati: a Londra il 70% ha genitore straniero

Vox
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C’è una specie in via di estinzione. Per la quale non si fanno marce e non si organizzano protesta, è il bambino europeo.

In alcune zone britanniche (che comprendono Inghilterra e Galles ma non la Scozia) quasi nove nuovi nati su dieci nel 2012 hanno almeno un genitore straniero.
Appena tre su 10 bambini nati a Londra nel 2012 hanno entrambi i genitori nati a loro volta nel Regno Unito.
In ben tre quartieri di Londra, solo un quinto dei bambini ha genitori di origine britannica.
In Inghilterra e Galles nel complesso, uno su tre bambini erano nati nel 2012 da genitori non britannici, secondo l’Ufficio per le statistiche nazionali esattamente il 31,4%.

A rendere questi numeri ancora più sconvolgenti di quello che già appaiono, la certezza – a causa dello Ius Soli – che molti dei bambini nati da ‘britannici’, sono comunque figli di immigrati di seconda o terza generazione. Quanti veri inglesi sono nati nel 2012? Se sulla carta sono 2/3, in realtà potrebbero non essere molto più della metà.

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Ormai Londra non è la capitale del Regno Unito, ma una città puzzle capitale della Globalizzazione: pochi ricchissimi da tutto il mondo e una infinita periferia di multietnica disperazione. L’Inghilterra si è ridotta in questo modo applicando politiche che il Pd e la sua serva sciocca vorrebbero applicare in Italia.

Leggendo questi numeri, tutte le parole di Cameron contro l’immigrazione comunitaria di bulgari e romeni appaiono come battaglie di retroguardia.
Nel 2012 , 88.086 bambini nati a Londra – pari al 65,6 per cento – hanno avuto uno o due genitori nati fuori del Regno Unito. Il che non significa che gli altri fossero figli di veri inglesi.

A Newham, East London, o Londonistan, 5464 neonati – l’85 per cento – ha avuto uno o più genitori nati all’estero. A Brent, a ovest di Londra, e Westminster, nel centro di Londra, più di otto su 10 bambini erano nati all’estero.

L’Italia tra una decina d’anni, se…