Ungheria: banche estere ‘cacciate’ dal Paese

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Budapest – Quattro delle otto grandi banche straniere che operano in Ungheria, e che detengono il 70% del mercato, abbandoneranno le loro attività nel paese magiaro nei prossimi sei-diciotto mesi. E’ quanto ha affermato il governatore della banca centrale ungherese, Gyorgy Matolcsy, in un’intervista al canale televisivo Hirtv .

“Si erano già diffusi dei rumors secondo cui quattro delle otto grandi banche … potrebbero ritirarsi in 3-4 anni, ma per come sembra adesso, si ritireranno in 6-18 mesi”, ha detto il governatore senza fare i nomi di banche.

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Sia Unicredit che Banca Intesa sono presenti in Ungheria.

Intanto nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale ungherese – Kuria – con una sentenza sui prestiti in moneta estera – situazione esplosiva in Ungheria – ha di fatto favorito le grandi banche estere deferendo, tra le proteste del governo, la giurisdizione sul tema alla Corte Europea.

Oggi il partito di governo Fidesz ha protestato e richiesto che la Kuria si pronunci e non attenda la Corte Europea. A dimostrazione di come, al contrario della propaganda eurofila, non vi sia alcuna ‘dittatura’ in Ungheria e che, le élites burocratiche, finanziarie e giudiziarie siano tutte parte di uno stesso sistema di potere che difende se stesso. Soprattutto dalla democrazia.




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