Una folla immensa si è riunita sul luogo dell’assassinio, in una dimostrazione di cordoglio in memoria di Giorgio e Manos , i due giovani greci che sono stati uccisi da proiettili di terroristi fuori degli uffici di Alba Dorata a Heraklion. La cerimonia si è svolta in un clima di commozione e di rispetto assoluto.

Prima dell’agguato in cui hanno perso la vita Giorgos e Manolis, un sondaggio diffuso dall’agenzia di stampa greca Zougla dava il movimento identitario come primo partito greco al 25,8% dei consensi.
“Queste cifre sono indicative della situazione attuale – ha commentato Alba Dorata sul suo sito ufficiale – e i greci sanno che abbiamo subito una persecuzione illegale e anticostituzionale dal governo di Samaras”. A testimoniare ulteriormente la solidarietà del popolo greco con Alba Dorata ci sono due dati: il 16% degli elettori di Nuova Democrazia, il Pdl greco, ad oggi voterebbe Alba Dorata, mentre il 12,6% degli elettori di Syriza, la sinistra radicale, pur non votandolo, ritiene che esista un piano governativo per estromettere il partito nazionalista dalla vita politica.
Zuogla era stata l’agenzia che, con i suoi sondaggi, più si era avvicinata alle effettive percentuali conseguite dai vari candidati premier.
Dopo la cerimonia, la folla ha cantato l’inno nazionale. Intanto, i residenti, con un gesto simbolico, hanno cambiato il segno della strada con uno che riporta i nomi dei due assassinati: ” George Fountouli – Manos Kapeloni.” Inutile il tentativo miserabile del governo greco che aveva imposto alla polizia di bloccare le strade a un chilometro dal luogo della cerimonia, per impedire alla gente di manifestare il proprio cordoglio.