Dopo ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’, le istituzioni di Venezia, in questo caso la Provincia, proseguono nella loro delirante corsa verso il baratro dell’imbecillità. E così, come fossero tanti ‘balotelli’, per gli insegnanti veneziani arriva il ‘tutor’.

Questa sarà una figura che, ovviamente a spese dei contribuenti, vigilerà su insegnanti di asili e scuole primarie, controllando che non utilizzino frasi e termini ‘omofobi’: tipo papà e mamma. Termini che, come Kyenge insegna sono ‘obsoleti’. Secondo il bando promosso dalla commissione provinciale sulle ‘pari opportunità’, questo servirà a promuovere un’educazione ‘oltre gli stereotipi di genere’, quelle quisquilie che secondo noi comuni mortali differenziano l’uomo dalla donna. Differenze che, parafrasando la congolese: ci siamo immaginati.

In questo contesto gli insegnanti verranno opportunamente ‘educati’ – o sarebbe meglio dire ‘rieducati’ – in alcuni ‘seminari’ nei quali ‘si dovranno liberare degli stereotipi di genere’ recita il bando, e impareranno ad insegnare ai bambini il ‘verbo omosessualitsta’ utilizzando video, fiabe e racconti e superando ‘vecchie definizioni come maschietto e femminuccia’. Un vero e proprio ‘corso’ su come fare il lavaggio del cervello ai bambini.