Longyearbyen: dove l’1% ricomincerà dopo la ‘fine del mondo’

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Queste incredibili immagini danno un raro sguardo all’interno della struttura  ‘Giorno del Giudizio’, un deposito di sementi che, ufficialmente, dovrebbe proteggere l’approvvigionamento alimentare del mondo da eventuali catastrofi globali.

Su un’isola artica al largo della costa della Norvegia si trova la Svalbard Global Seed Vault, dove sono ‘ricoverati’  più di due miliardi di semi. La banca dei semi può resistere anche ad un attacco nucleare, e mira a preservare le colture in caso di distruzione globale.

Alimenti arca: Ingresso al Global Seed Vault in Norvegia, che è la patria di più di due miliardi di semi del mondo

Alimenti: Ingresso al Global Seed Vault in Norvegia, che è la patria di più di due miliardi di semi del mondo

Forniture: Carey Fowler presso la banca genetica dell'Apocalisse a Longyearbyen, Svalbard, in Norvegia, che protegge l'approvvigionamento alimentare mondialeForniture: Carey Fowler presso la banca genetica dell’Apocalisse a Longyearbyen, Svalbard, in Norvegia, che protegge l’approvvigionamento alimentare mondiale
Salva-vita: La banca dei semi è stata scavata nel fianco di una montagna congelata su un isola artica a Longyearbyen, Svalbard, NorvegiaSalva-vita: La banca dei semi è stata scavata nel fianco di una montagna congelata su un isola artica a Longyearbyen, Svalbard, Norvegia

 

Queste rare immagini scattate dal fotografo Jim Richardson, offrono un tour visivo della cosiddetta ‘arca vegetale’, che tiene al sicuro fino a 4,5 milioni di varietà di semi provenienti da quasi tutti i paesi del mondo.

Conserva per ogni ‘seme’ un duplicato, dai piselli al grano per conto di banche genetiche mondiali. 

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Si può accedere ai semi una volta in cui le i semi originali sono andati perduti.

I semi sono conservati all’interno di buste sigillate, poi inseriti in contenitori di plastica su scaffalature in metallo e mantenuti a una temperatura di-18C.

 

Unico: Carey Fowler presso la banca genetica dell'Apocalisse a Longyearbyen, Svalbard, in Norvegia che fu scavata nel fianco della montagna congelata sopra la cittàUnico: Carey Fowler presso la banca genetica dell’Apocalisse a Longyearbyen, Svalbard, in Norvegia scavata nel fianco della montagna congelata sopra la città

 

La banca dei semi è stato scavato in una montagna congelata sopra la città come ultima repository possibilità per milioni di semi, che potrebbe essere utilizzato per ripristinare l'agricoltura dovrebbe un disastro spazzare via le piante che dipenderà per il ciboLa banca dei semi è stata scavato in una montagna congelata sopra la città come ultima deposito per milioni di semi, che potrebbero essere utilizzati per ripristinare l’agricoltura nel caso un disastro dovesse spazzare via le piante.

 

La banca di semi sicuro che può resistere a un attacco nucleare, mira a preservare le colture a fronte del cambiamento climatico, guerre e calamità naturali
Cary Fowler parla ai visitatori che sono arrivati ​​a vedere la Svalbard Seed Bank globale, conosciuta anche come la banca dei semi DoomsdayCary Fowler parla ai visitatori che sono arrivati ​​a vedere la Svalbard Seed Bank globale, conosciuta anche come la banca dei semi Doomsday, ‘giorno del giudizio’.

 

I semi sono conservati all'interno di buste sigillate nella volta ed è possibile accedervi solo quando le collezioni di semi originali sono andati perduti
Queste rare immagini scattate dal fotografo Jim Richardson, offrono un tour visivo dell'arca alimentare, che le case in modo sicuro fino a 4,5 milioni di varietà di semi
Affascinante: Cary Fowler parla a una folla di persone presso la Banca Svalbard Global Seed, conosciuta anche come la banca dei semi Doomsday, in Norvegia, in merito alla raccolta
Conservazione: La banca di semi contiene più di due miliardi di semi in caso di approvvigionamento alimentare del mondo è distrutto da un disastro
Genius: Il banco alimentare conserva collezioni duplicati di semi per tutto, dai piselli di grano che sono tenuti ad una temperatura di-18C
Il permafrost circonda l'impianto consente di mantenere bassa la temperatura dei semi in caso di alimentazione elettrica mai fallireIl permafrost circonda l’impianto consentendo di mantenere bassa la temperatura dei semi in caso di problemi alla alimentazione elettrica. La bassa temperatura e la quantità limitata di ossigeno all’interno protegge i semi da invecchiamento.

Questa struttura affascina. In un mondo che non si ‘prepara’ seriamente a nulla, neanche a catastrofi ben più reali e probabili, come l’esplosione demografica nel qualitativamente scarso Terzo Mondo, l’idea che ci si prepari in modo così coordinato, tanto da costruire una struttura enorme in una montagna ghiacciata, per una eventualità che, con quello che sappiamo noi ‘comuni mortali’, è nel regno delle improbabilità, suona molto strano. Cosa sanno, che noi non sappiamo?