Egitto. Attentato a chiesa copta. Sono 4 le vittime, compresa una bambina di 8 anni

Vox
Condividi!

Gunmen fire at  people leaving after a wedding at a Coptic Christian churchIn due hanno aperto il fuoco davanti ad un chiesa copta in occasione di un matrimonio. Erano in sella ad una moto, poi sono fuggiti in fretta. Hanno ucciso quattro persone, tra cui una bambina di 8 anni e ferito altre 17 persone.
Ampio lo spiegamento di forze, subito dopo. Bloccate tutte le strade di accesso, per far scattare controlli e perquisizioni.
L’escalation di violenza nei confronti dei cristiani copti (il 10% della popolazione) è aumentato in Egitto dalla deposizione del presidente Morsi, il 3 luglio.
Il
primo ministro egiziano Hazem el Beblawi ha condannato l’attacco, definendolo “criminale e vigliacco”. Anche il gran imam di al Azhar, Ahmed el Tayyeb, lo ha definito un atto “criminale contro la religione e i valori”. Il gran mufti Shawki Allam ha invece sottolineato che “le aggressioni contro le chiese sono atti proibiti dalla sharia islamica”.

***
21 ottobre
Egitto, salgono a 4 le vittime di attacco a chiesa al Cairo

Il Cairo (Egitto), 21 ott. (LaPresse/AP) – E’ salito a quattro il numero delle vittime nell’attacco a una chiesa copta del Cairo, avvenuto ieri. Lo fanno sapere fonti ufficiali. Due uomini armati hanno aperto il fuoco contro i partecipanti a un matrimonio, uccidendo anche una donna e una bambina di 8 anni. Altre 17 persone sono state ferite. I cristiani in Egitto rappresentano il 10% della popolazione di 90 milioni e gli attacchi contro di loro sono aumentati dopo il colpo di Stato che il 3 luglio ha destituito il presidente islamista Mohammed Morsi.

L’associazione egiziana di attivisti cristiani Giovani Maspero ha accusato il governo di essere responsabile dell’attacco e chiede le dimissioni del ministro dell’Interno Mohammed Ibrahim. Secondo il gruppo, il governo non ha infatti fatto nulla per impedire che le chiese fossero prese di mira, dopo gli attacchi di agosto nella capitale. L’associazione è stata formata dopo che oltre 20 cristiani sono stati uccisi dall’esercito nel 2011 fuori dalla sede della tv nota come Maspero. “Se il governo egiziano non si occupa della sicurezza e dei diritti dei cristiani, allora dobbiamo chiedere perché paghiamo le tasse e perché non prendiamo le armi quando la polizia non ci protegge”, dichiara il gruppo.

Fonte: La Presse
***
Sparatoria davanti a chiesa al Cairo, 4 morti
Assalitori in sella a moto fanno fuoco, almeno tre morti

Un gruppo di sconosciuti ha ucciso quattro persone ieri sera durante un matrimonio davanti a una chiesa copta alla periferia del Cairo.  Diciotto i feriti. Gli assalitori erano in sella a una moto quando hanno sparato. Subito dopo sono fuggiti. Thomas Daoud Ibrahim, un prete copto presente alla cerimo\nia, ha riferito di avere sentito degli spari e di essere uscito in tutta fretta dalla chiesa. Il religioso ha poi detto di avere visto i corpi di un uomo e di una donna e “molte persone ferite”.

Vox

Forte la presenza questa mattina delle forze dell’ordine nel quartiere al Waraq. Le strade di accesso sono bloccate e sono in corso controlli e perquisizioni.

Il primo ministro egiziano Hazem el Beblawi ha condannato l’attacco, definendolo “criminale e vigliacco”. “Simili atti deplorabili non riusciranno mai a seminare la divisione fra copti e musulmani”, ha detto, sottolineando che i servizi di sicurezza sono al lavoro per arrestare gli assalitori.

Anche le principali autorita’ religiose musulmane in Egitto hanno condannato l’attacco. Il gran imam di al Azhar, Ahmed el Tayyeb, ha definito l’attacco come un atto “criminale contro la religione e i valori”. Il gran mufti Shawki Allam ha affermato che “le aggressioni contro le chiese sono atti proibiti dalla sharia islamica”. Il Mufti ha fatto appello a musulmani e cristiani a serrare le fila per “sbarrare la strada a chi tenta di dividere il paese”.

L’attivista copto Naguib Gobrail ha chiesto le dimissioni del governo egiziano, dopo l’attacco contro una chiesa copta al Cairo. In un comunicato Gobrail attribuisce la responsabilita’ al premier Hazem el Beblawi e al ministro dell’interno Mohamed Ibrahim, accusandoli di avere mancato nel loro “dovere” di garantire la sicurezza delle chiese. Nel frattempo i giovani di Maspero, movimento di attivisti copti, ha indetto per domani una protesta alla sede del governo per chiedere che Ibrahim venga processato.

Fonte: Ansa

In collaborazione con: nocristianofobia.org