Aumento tasse non funziona: cala gettito fiscale, pronta nuova mazzata

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La flessione rilevata dal Mef è del 5,2%. Scende anche il gettito delle entrate tributarie da gennaio ad agosto: -0,3% rispetto al 2012.

Nei primi otto mesi del 2013 il gettito Iva risulta in flessione del 5,2% (-3.724 milioni di euro). Riflette, spiega il Mef, la riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-2,0%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell’andamento del ciclo economico sfavorevole.

Nel complesso, comunica il Mef, le entrate tributarie erariali registrate nel periodo gennaio-agosto 2013, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 267.964 milioni di euro (-722 milioni di euro, pari a -0,3% rispetto allo stesso periodo del 2012).

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Registrano poi una diminuzione del 3,4% (-4.189 milioni di euro) le imposte dirette. Tra quelle diverse dall’Iva, si segnala la flessione registrata dal gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-3,2% pari a -489 milioni di euro) per effetto del calo dei consumi, e la riduzione del gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (-1,5%, pari a -37 milioni di euro).

In flessione del 6,1% (-455 milioni di euro) le entrate dell’imposta sul consumo dei tabacchi legata, in parte, al calo dei consumi determinato dalla diffusione delle sigarette elettroniche, su cui il governo è subito intervenuto… In crescita l’imposta di bollo che risulta in aumento del 26,9% (+1.336 milioni di euro), per effetto delle modifiche normative introdotte dall’art.19, commi 1-5, del decreto legge n.201 del 2011.

Quando aumenti le tasse in presenza di una depressione economica, l’effetto è opposto a quello desiderato: l’economia viene depressa ulteriormente e il gettito diminuisce.